- BY alessandragallo
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Presentate le priorità del sistema produttivo regionale per la prossima legislatura
In un documento programmatico Confindustria Toscana riassume le priorità e le richieste del mondo produttivo per la prossima legislatura. Quelle specifiche del settore costruzioni indicate in un documento di Ance Toscana.
Il documento è stato presentato questa mattina in una conferenza stampa, dal presidente di Confindustria Toscana Maurizio Bigazzi e dal Consiglio di presidenza di Confindustria Toscana; mentre il presidente di Ance Toscana Rossano Massai ha illustrato il documento con le proposte specifiche del settore. I due documenti sono stati consegnati ai candidati alla presidenza della Regione Toscana per le elezioni regionali 2025 e discussi con gli stessi in tre incontri a porte chiuse – in corso nel pomeriggio di oggi -.
Confindustria Toscana chiede una politica industriale forte senza la quale la regione rischia un progressivo impoverimento economico e sociale: una visione capace di rilanciare la competitività e riportare la Toscana tra le regioni leader in Italia e in Europa.
Confindustria Toscana indica sette aree di intervento prioritarie; e articola altrettante proposte concrete:
- Una vera politica industriale per la reindustrializzazione della Toscana
Confindustria Toscana chiede che la prossima legislatura metta al centro la reindustrializzazione della regione con un piano industriale triennale, con risorse certe e accessibili; e un sistema di incentivi semplice ed efficace che stimoli la crescita di nuove imprese e rafforzi le filiere strategiche.
- Energia e transizione ecologica
Confindustria Toscana chiede di favorire investimenti in energie rinnovabili e geotermia;
mantenere il rigassificatore di Piombino come infrastruttura strategica per la sicurezza energetica; accelerare la semplificazione per la realizzazione di impianti destinati all’autoconsumo industriale.
- Competenze e formazione per il futuro
Confindustria Toscana propone di potenziare gli ITS Academy, dove l’84% dei diplomati trova lavoro entro un anno; incentivare la formazione continua, soprattutto nelle PMI; promuovere un orientamento scolastico efficace per ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro.
- Semplificazione amministrativa
Confindustria Toscana suggerisce una semplificazione delle procedure autorizzative, soprattutto ambientali ed energetiche, una sede di confronto stabile tra Regione e associazioni d’impresa.
- Accelerare la trasformazione digitale
Le proposte nel documento sono quelle di incentivi per l’adozione di tecnologie avanzate, tra cui intelligenza artificiale e cybersecurity; lo sviluppo di competenze digitali attraverso formazione mirata; e completamento della copertura a banda ultra-larga.
- Infrastrutture e messa in sicurezza del territorio
Oltre alle questioni infrastrutturali ancora aperte sul territorio regionale fra le priorità c’è anche un piano di manutenzione territoriale per prevenire frane e alluvioni.
- Urbanistica e rigenerazione urbana
Confindustria Toscana chiede una riforma della normativa urbanistica regionale che favorisca la rigenerazione urbana e il recupero del patrimonio edilizio esistente; una semplificazione per gli ampliamenti produttivi e le nuove aree industriali; e un partenariato pubblico-privato per attrarre investimenti e riqualificare spazi dismessi.
Le priorità per il rilancio dell’edilizia – settore che impiega oltre 33.000 addetti e contribuisce per l’11% al PIL regionale – sono invece indicate in uno specifico documento di ANCE Toscana (Associazione Nazionale Costruttori edili della Toscana).
Nel documento di Ance Toscana sono indicate sei priorità per la prossima legislatura.
- Emergenza casa e rigenerazione urbana.
Ance Toscana chiede un piano straordinario per affrontare la crisi abitativa; regole urbanistiche più semplici e flessibili per favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente e ridare vita ad aree abbandonate, grandi contenitori e periferie; ed una valorizzazione del partenariato pubblico-privato per riqualificare quartieri, aree dismesse e periferie.
- Semplificazione e rapporto con la Pubblica Amministrazione.
Ance Toscana propone una maggiore stabilità normativa e politiche di concertazione tra Regione, imprese e categorie economiche; ma anche procedure più rapide e trasparenti per programmare e realizzare opere strategiche.
- Revisione dell’attuale Piano Cave.
Ance Toscana sottolinea come quello il piano attuale rischi di bloccare il settore e di rendere impossibile reperire materiali essenziali per infrastrutture e manutenzioni, e chiede una riduzione di burocrazia e blocchi produttivi.
- Sicurezza sul lavoro.
Premiare imprese qualificate e contrastare concorrenza sleale e lavoro irregolare. E chiede il rispetto del contratto collettivo come requisito essenziale negli appalti pubblici e privati.
- Infrastrutture e manutenzione.
I costruttori edili della Toscana chiedono un Piano pluriennale di prevenzione del dissesto idrogeologico, superando la logica emergenziale che ha caratterizzato gli interventi finora. Manutenzione programmata della rete viaria e delle infrastrutture regionali; e investimenti mirati per collegare le aree periferiche e sostenere lo sviluppo industriale.
- Formazione e lavoro
Ance Toscana chiede la creazione di un Campus regionale delle costruzioni per coordinare la formazione tecnica e professionale con le esigenze del settore. E progetti dedicati alla sicurezza, all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità.
Alla conferenza stampa di presentazione dei documenti insieme al presidente di Confindustria Toscana Maurizio Bigazzi ed al presidente di Ance Toscana Rossano Massai ha partecipato il Consiglio di presidenza di Confindustria Toscana, composto dalla presidente di Confindustria Toscana Nord Fabia Romagnoli; dal presidente di Confindustria Toscana Sud Fabrizio Bernini; dal presidente dell’Unione Industriale Pisana Andrea Madonna; dalla presidente dei Giovani Industriali Maria Graziani; dalla presidente della Piccola Industria Francesca Posarelli.