01 Feb 2023

POSITIVO IL TASSO DI CRESCITA

In Toscana lo stock di imprese registrate al 31 dicembre 2022 è di 405.342; oltre 3 mila in meno rispetto al 2021 e quasi 7 mila e cinquecento in meno rispetto al 2019.
Il saldo tra iscrizioni e cessazioni si mantiene positivo anche se inferiore al 2021 quando si è registrato un vero e proprio rimbalzo dopo il fermo dettato dalla pandemia. Tuttavia il tasso di crescita delle imprese si attesta a +0,6% e si mantiene tra i più alti degli ultimi 10 anni (solo nel 2015 e nel 2021 il dato era più alto).
Rispetto al 2021 sale il tasso di mortalità delle imprese mentre si mantiene stabile quello di natalità.

TASSO DI CRESCITA POSITIVO PER LE SOCIETÀ DI CAPITALE

Al tasso di crescita delle imprese, sia nell’industria che nell’artigianato, hanno contribuito soprattutto le società di capitale con un valore dell’indicatore quasi del +3%.
Decisamente diverse le dinamiche delle ditte individuali, che restano sostanzialmente stabili, e le altre forme che flettono dello 0,3%.
Più significativa la flessione delle società di persone che nel 2022 registrano un tasso di crescita negativo dello 0,9% dopo il -0,8% del 2021.

 

I SETTORI PIU’ DINAMICI DEL 2022

Il dato delle costruzioni (+3% il tasso di crescita) solleva l’indicatore a livello generale e questo accade sia nel comparto artigiano che in quello industriale. Più contenuti i dati dei servizi ed in particolare del commercio.

 

GLI INDICATORI DEL MANIFATTURIERO

Il manifatturiero resta una componente importante per il tessuto economico regionale (in termini di imprese attive pesa per poco meno del 12%) anche se il suo peso si è sensibilmente ridotto negli anni.
Dopo un 2020 di stallo e un 2021 di rimbalzo continua ad essere positivo il tasso di natalità e quello di crescita che si attesta allo 0,7% come già si era rilevato nel 2021. Stabile il dato della mortalità.
A livello settoriale resta sensibilmente positivo il dato delle riparazioni, manutenzioni e installazioni di macchine; risultano in crescita anche il comparto moda e i mezzi di trasporto, in flessione invece il cartario, la meccanica la chimica e l’elettronica.

 

 

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