12 Apr 2022

Il caro energia e la difficoltà di reperimento di alcune materie prime già nel post covid stavano minacciando la ripresa del nostro sistema economico e adesso con lo scoppio della guerra in Ucraina rappresentano una minaccia per la tenuta delle imprese.
Lo scorso 5 aprile abbiamo cercato di cogliere l’impatto che il perdurare di questa situazione potrà avere sulla nostra economia e i possibili scenari futuri.
Ne abbiamo parlato con Ciro Rapacciuolo del CSC e con il direttore dell’Irpet Nicola Sciclone.
E’ molto difficile fare previsioni in questo momento di grande incertezza. Gli esperti in materia dicono che Russia e Ucraina sono tra i principali fornitori mondiali di numerose commodity e quindi se prima del conflitto si parlava di un calo dei prezzi a partire dal 2022 adesso il quadro è da rivedere al rialzo con tempi di ripristino molto più lunghi, si parla di anni. Tutto questo ha pesanti ripercussioni sulle nostre imprese. Una recente indagine condotta dal CSC ha rilevato che in Italia oltre il 16% delle imprese ha già rallentato la propria capacità produttiva a causa dell’attuale scenario e in Toscana secondo le stime di Irpet l’incidenza del costo dell’energia per le imprese è passato dal 4% all’8% dei costi totali.

In allegato le presentazioni dei due relatori

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