22 Nov 2021

E’ l’ora della nostra rinascita come Toscana e come Italia. Le imprese di questo territorio intendono fare la loro parte e accettano la sfida morale e civile di impegnarsi per una ripresa economica sostenuta, inclusiva e giusta.

Bigazzi rilancia la proposta di un Patto regionale con  le Istituzioni e le forze economiche e sociali che individui le azioni da portare avanti, assumendosene pro-quota responsabilità e rischi.

Un Next Generation toscano che dovrà condizionare i prossimi trent’anni.

L’orizzonte di riferimento è Toscana 2050 e l’obiettivo è la “crescita felice” del territorio; un obiettivo corredato da tempi di attuazione e dalla ricaduta economica delle scelte.

Progettare insieme, realizzare insieme, investire insieme, rischiare insieme sono gli imperativi di chi ha capito la lezione della crisi. Ma soprattutto di chi ha intuìto le opportunità della ripresa.

Le difficoltà di questi mesi sono state extra-ordinarie. Hanno rimesso in discussione modelli di sviluppo, modelli sociali, sistema delle re- lazioni. E’ stata la guerra della nostra epoca. Una guerra “mondiale” per dimensioni ed entità dei danni. Accompagnata da tensioni crescenti. E da pericoli di disgregazione sociale.

Bigazzi ha evidenziato che questo è il momento di guardare avanti e di condividere l’urgenza di una discontinuità radicale. Bisogna tradurre l’emergenza in azioni, perché la posta in gioco è alta, anche per la Toscana.

Abbiamo di fronte un passaggio storico, che è anche un bivio: o si cambia; o avremo perso la più grande occasione di rigenerazione mai avuta nella storia recente. L’occasione per riportare la nostra Regione, il nostro Paese su un cammino di sviluppo finalmente all’altezza delle nostre potenzialità e dei nostri bisogni.

Le risorse messe a disposizione di chi vuole davvero cambiare e aggiornare il proprio modello di sviluppo sono straordinarie: dal Pnrr ai Fondi strutturali. Abbiamo tutti presenti le sei missioni del Pnrr. Partiamo da questo e intraprendiamo un percorso, alla luce delle sfide sempre nuove che abbiamo di fronte; e dei tempi che sono davvero stretti. Ed è un percorso che — almeno per noi — non può prescindere da quattro leve che sono altrettanti moltiplicatori di Pil: il capitale umano, la rigenerazione, la reindustrializzazione, la sostenibilità.

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