22 Gen 2021

Che regione sarebbe oggi la Toscana se avesse avuto le strade, le autostrade, le ferrovie, i porti e gli aeroporti che aspetta da trent’anni?

Sono ancora le infrastrutture, materiali e immateriali, le priorità degli industriali che indicano opere da completare subito come la stazione dell’Alta velocità di Firenze, l’adeguamento delle linee ferroviarie come la Faentina, la Firenze-Siena e la Firenze-Grosseto, lo sviluppo del porto di Livorno e degli aeroporti di Firenze e Pisa, il completamento della c.d. Tirrenica e della superstrada “Due Mari” e la diffusione della rete in fibra ottica.

Bigazzi, Presidente di Confindustria Toscana:  “Va migliorata anche la logistica, elemento fondamentale per stare sui mercati; siamo rimasti indietro. Da anni ci dicono che ci sono 100 miliardi di investimenti finanziati e non realizzati. Snelliamo le burocrazie che impediscono di passare dalla progettazione ai cantieri in tempi industriali. Ci vuole un cambiamento profondo, radicale. 

Accanto alle infrastrutture, tra le priorità, la formazione e le opere per ridurre il rischio idrogeologico.

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