07 Mar 2020

Roma, 07 Marzo 2020 – L’accordo tra Confindustria, ABI e le altre Associazioni di rappresentanza delle imprese, che estende ai finanziamenti in essere al 31 gennaio 2020 la possibilità di chiedere la moratoria o l’allungamento, è un tassello fondamentale della strategia per sostenere le imprese italiane danneggiate dall’emergenza epidemiologica “COVID-19”.

Così il presidente del Gruppo tecnico Credito e finanza di Confindustria, Matteo Zanetti, nel commentare l’intesa resa pubblica dall’Abi. Si tratta infatti – prosegue Zanetti – di un primo intervento essenziale per sostenere la liquidità delle imprese colpite da un’emergenza che non riguarda solo la cosiddetta zona rossa, ma che ha un forte impatto sulle imprese di tutto il territorio nazionale, incidendo con particolare intensità su alcuni settori che sono oggi seriamente penalizzati dal crollo della domanda domestica e internazionale.

Il nostro accordo – dice ancora Zanetti – ha una valenza nazionale e sottolinea come sui territori le banche potranno comunque applicare misure di maggior favore per le imprese. Va peraltro dato atto al sistema bancario di aver già mostrato ampia disponibilità in questa direzione: diversi istituti hanno infatti già annunciato la disponibilità a intervenire con misure specifiche dedicate alle imprese.

Ma tutto ciò non basta. A questa misura – continua Zanetti – dovranno necessariamente abbinarsi altri interventi che consentano a un sistema produttivo forte e sano come il nostro di guadagnare tempo nell’attesa che l’emergenza sia superata e la domanda riparta.

Per questo – spiega Zanetti – insieme all’ABI abbiamo sollecitato il Governo affinché intervenga con la massima tempestività mettendo a punto ulteriori misure. Servono, in particolare, interventi eccezionali per sostenere, anche grazie alla garanzia dello Stato e alla copertura degli interessi, la liquidità delle imprese attraverso l’accesso agevolato a linee di credito a breve termine. Occorre poi favorire la realizzazione di operazioni di allungamento di finanziamenti a lungo termine. In quest’ambito si dovrà, tragli altri interventi, ampliare l’operatività del Fondo di Garanzia per le PMI, aumentando al massimo, su tutto il territorio nazionale, la quota garantita.

Servono inoltre – auspica Zanetti – interventi per allentare alcuni vincoli derivanti dalla regolamentazione finanziaria internazionale. Con ABI ci siamo impegnati a promuovere, presso le competenti Autorità europee e nazionali, una modifica delle attuali disposizioni di vigilanza riguardo il trattamento prudenziale delle operazioni sospese e allungate, necessaria per favorire la realizzazione di quelle stesse operazioni.

Oltre agli interventi urgenti per rimuovere il blocco operativo e produttivo delle imprese – conclude Zanetti – è necessario, come messo in evidenza dal documento presentato da Confindustria al Governo questa settimana, un piano di intervento massivo e straordinario che si snodi su sei grandi assi, di cui i primi tre assumono carattere di urgenza e immediatezza: rilancio degli investimenti pubblici e delle infrastrutture, come primo motore della crescita economica; grande piano di investimenti a livello europeo; misure volte a garantire liquidità alle imprese; avvio di un nuovo e vasto programma di semplificazioni; incentivi all’occupazione giovanile; piano di azioni volte ad attrarre, stimolare e rilanciare gli investimenti privati.

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