08 Nov 2019

FIRENZE, 7 novembre ’19 – “Nessun vantaggio per l’ambiente, non scoraggia i comportamenti scorretti dei consumatori e non ne accresce la consapevolezza ambientale. La Plastic tax ha solo un effetto, quello di penalizzare i prodotti, imponendo ulteriori costi a carico delle imprese, con inevitabili conseguenze su consumatori e lavoratori”. E’ fortemente contrario il presidente di Confindustria Toscana Alessio Marco Ranaldo, all’introduzione di una tassa sugli imballaggi in plastica prevista dal Documento Programmatico di Bilancio 2020.

“Stiamo seguendo con attenzione il dibattito che si sta svolgendo a livello parlamentare, perché in Toscana si contano circa 600 imprese produttrici di articoli in materie plastiche. Queste danno lavoro a circa 7000 addetti, ovvero il 2,2% del dato manifatturiero – spiega Ranaldo -. Le ripercussioni per molte di loro sarebbero significative”.

“Non è sulla tassazione dei materiali, o sui divieti che dobbiamo puntare, ma piuttosto su un modello economico che favorisca la circolarità – prosegue il presidente di Confindustria Toscana, Alessio Marco Ranaldo -. Solo in Toscana abbiamo stimato che saranno più 23mila le imprese che nei prossimi anni investiranno in un ciclo virtuoso. Se applicata la Plastic Tax rischierebbe di danneggiare proprio quelle tante imprese che stanno investendo in sostenibilità e innovazione. Non possiamo permettercelo: per le imprese, per l’ambiente e per i cittadini”.

“Dobbiamo, invece, incentivare la circolarità anche attraverso gli impianti di smaltimento per quella parte di rifiuti non circolarizzabile – conclude Ranaldo -. Per questo, come abbiamo ripetuto più volte, riteniamo fondamentale dotare il territorio di una adeguata impiantistica e individuare adeguate politiche pubbliche di lungo periodo”.

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