18 Giu 2019

Un osservatorio che  servirà a capire  e studiare quello che è l’impatto delle persone che vengono da altri paesi e lavorano in Toscana.

Obiettivo: trasformare “la percezione di paura, rifiuto, facendo vedere che queste persone vengono nel nostro paese per cercare di lavorare e migliorare il proprio futuro.”

L’assessore regionale alle politiche dell’immigrazione, Vittorio Bugli annuncia che il primo rapporto sull’immigrazione arriverà entro la fine dell’anno e dichiara di aver già“ chiesto alle categorie economiche di dire quelle che sono le necessità” in modo da avere “un quadro della realtà”.

La volontà infatti, come sottolineato da Sciclone, vice direttore IRPET,  è  di tracciare un quadro del peso delle varie categorie di immigrati – dallo straniero residente, regolare, agli stranieri che si trovano nelle strutture e nei centri di accoglienza – “perché ciascuna di loro ha caratteristiche diverse”.

Il Presidente di Confindustria Toscana, Alessio Marco Ranaldo ha puntualizzato che “l’osservatorio serve per fare uno stato dell’arte, cioè capire a che punto siamo e per dare  spunti sulle politiche per l’accoglienza”. Secondo Ranaldo “non si può pensare ad un’economia del futuro che non coinvolga in maniera attiva i lavoratori stranieri”.

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