04 Apr 2018

«E’ uno scontro politico, più che economico, quello tra Usa e Cina. Per il momento l’Unione europea è fuori da questa situazione e i settori coinvolti dai dazi rappresentano l’1% del valore delle merci toscane esportate negli Stati Uniti».

La nostra regione, più di altre, è infatti molto orientata verso i mercati extraeuropei, con gli Stati Uniti in testa.

«Detto questo è altrettanto chiaro che se la guerra commerciale dovesse perdurare, in un modo o in un altro arriverà ad avere un impatto sull’economia reale, anche quella toscana. Quando infatti una guerra commerciale convolge uno dei macroblocchi, quali Europa, Usa, Russia, gli effetti poi, in un senso o nell’altro, si sentono». Come è accaduto, ad esempio, per le sanzioni europee alla Russia (a tal proposito il leader leghista Salvini ha detto che vorrebbe toglierle al più presto) che dovrebbero scadere a giugno e che hanno avuto un impatto anche a livello toscano. A causa della reazione di Putin, che ha vietato l’ingresso nel Paese di una serie di prodotti provenienti da Ue, Usa, Canada, Norvegia ed Australia, l’export dell’agroalimentare toscano è crollato dall’agosto 2014 ad oggi del 35%.

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